Dopo essere sfumata l’ipotesi di rientro a scuola il 14 dicembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato ieri sera che gli studenti delle superiori torneranno in classe il 7 gennaio con una percentuale del 75% di didattica in presenza. Oggi il preside del Liceo Cassini, Claudio Valleggi, commenta la notizia.
“L’anno scolastico era partito in presenza e noi eravamo molto contenti. La scuola si era però già preparata con la formazione dei docenti e con l’acquisto di attrezzature innovative così da garantire l’attività agli studenti in ogni caso senza perdere tempo. Poter rientrare a gennaio è sicuramente un elemento positivo,” dichiara.
“Ritengo anche importante – aggiunge il preside – che il nuovo dpcm non preveda la totale didattica a distanza o in presenza, ma ci pone degli obiettivi con delle percentuali. Si lavora così sull’autonomia della scuola. Siamo noi dirigenti a sapere quali siano le criticità. Per fare un esempio ci possono essere classi nelle quali gli studenti vengono con i mezzi pubblici, altre in cui vengono a piedi o con mezzi propri. Lavoreremo quindi sulle singole situazioni per trovare le soluzioni migliori.”
La priorità verrà data alle prime e alle quinte. Si partirà da loro per organizzare il nuovo rientro sui banchi con la percentuale del 75% indicata dal governo.
“Abbiamo iniziato l’anno scolastico cercando di favorire queste classi. Nel primo caso perché deve crearsi il ‘gruppo classe’, i ragazzi arrivano da medie diverse e c’è l’impatto con le superiori. Nel secondo caso perché sono gli studenti che dovranno poi sostenere l’esame di maturità,” spiega Valleggi che tiene a sottolineare un aspetto importante: “Le scuole sono luoghi sicuri. Non esiste un caso a Sanremo, e in particolare qui al Cassini, in cui il contagio sia avvenuto in ambito scolastico.”