Mara Lorenzi, consigliere d’opposizione a Bordighera, interviene con una nota stampa, prendendo spunto da pratiche del Consiglio Comunale riguardanti la TARI, per la sensibilizzazione dei cittadini verso un impegno ‘Rifiuti Zero’.
“Il vaglio delle pratiche per un Consiglio Comunale è sempre occasione di chiedersi se e come la città può migliorare. I dati del Piano Economico Finanziario 2020 per la gestione dei rifiuti a Bordighera indicano che diminuire la produzione di rifiuti sarebbe vantaggioso per tutti.
I cittadini di Bordighera pagheranno nel 2020 Euro 3.887.495 di TARI, 105.000 Euro più che nel 2019, per gestire le 6.742 tonnellate di rifiuti prodotte durante l’anno. Che in una città con circa 10.400 abitanti equivalgono ad una produzione annua pro-capite di 648 Kg. Una cifra in netta eccedenza rispetto ai 500 Kg per abitante comunicati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per la produzione nazionale dei rifiuti urbani nel 2018. L’eccedenza di produzione a Bordighera potrebbe riflettere anche il contributo dei visitatori lungo alcuni periodi dell’anno; ma la produzione di rifiuti nelle nostre città rimane alta, e a livello nazionale i dati ISPRA mostrano un aumento invece di un trend in diminuzione.
Un’attenta raccolta differenziata è più importante che mai (quest’anno si sono viste enormi quantità di materiali da costruzione disperse sulle spiagge), ma se vogliamo salvaguardare l’ambiente per le nuove generazioni, differenziare e riciclare i rifiuti non basta. Bordighera ha da diversi anni un’ottima percentuale di differenziata e dal 2019 è pastic-free. Ma ogni giorno si portano a casa con la spesa contenitori di polistirolo e imballaggi di plastica. Il riciclo della plastica è costoso, e globalmente solo il 20% circa è riciclato; più del 50% finisce nelle discariche o disperso nell’ambiente (dati OCSE 2018). La frazione organica raccolta nella differenziata ha costi di smaltimento sempre più alti, e se non è gestita con tempestività genera metano, un gas serra 87 volte più potente del CO2 nello scaldare l’atmosfera.
È tempo per una seria riduzione della produzione di rifiuti. Si può iniziare a livello individuale con qualche cambiamento di abitudini. Bere l’acqua del rubinetto (che a Bordighera ha ottime caratteristiche) o erogata dalle Casette dell’Acqua elimina la circolazione di contenitori e imballaggi di plastica. E altrettanto fa il comperare prodotti alimentari freschi a Km Zero invece che nei grandi supermercati, e cercare prodotti sfusi (dai detersivi ai cosmetici ai legumi). Si può ridurre lo spreco alimentare, anche ricordando l’effetto dei rifiuti organici sui gas serra. Il Comune può diventare partner rimettendo in uso e moltiplicando le Casette dell’acqua, incoraggiando l’apertura di vendite di prodotti sfusi, e soprattutto mettendo in atto una costante campagna di sensibilizzazione e divulgazione che inizi nelle scuole.
Ad oggi, 309 Comuni Italiani hanno adottato l’impegno “Rifiuti Zero”, tra questi molti comuni della Liguria di Levante. Un impegno che beneficia l’ambiente per tutti, favorisce i piccoli commerci, ed offre a ciascuno la piacevole contropartita di una ridotta spesa di TARI”.