È molto probabile che tra un paio di settimane, se si conferma il trend degli ultimi giorni, tutte le regioni italiane passeranno al colore ‘giallo’ ma sarà un giallo ocra, non così libero da restrizioni come adesso.
È quanto hanno dichiarato i ministri Speranza (Sanità) e Boccia (Affari Regionali) anticipando di qualche ora le comunicazioni ufficiali del premier Conte riguardo il nuovo, atteso e temuto, Dpcm che entrerà in vigore da venerdì 4 dicembre e che dovrebbe restare valido sino all’Epifania o forse anche oltre.
Il nodo da sciogliere riguarda gli spostamenti durante le feste di fine anno. Anche se tutte le regioni dovessero passare al ‘giallo’ non sarà possibile spostarsi liberamente tra una regione e l’altra fatte salve alcune fondamentali eccezioni come ad esempio per chi lavora al nord ma ha la residenza al sud, oppure per ricongiungimenti famigliari che riguardano persone anziane. Gli spostamenti internazionali di conseguenza vanno incontro ad una limitazione ancora più rigorosa ma in questo caso la linea da seguire dovrebbe essere quella dettata dalla Ue.
Inoltre nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno si va verso una limitazione di spostamento tra un comune e l’altro, e sembra proprio che le stazioni sciistiche debbano mettersi il cuore in pace almeno per il momento.
I ministri invocano l’unità d’Italia in questo momento così difficile mettendo al bando le divisioni tra zone geografiche e tra correnti politiche, evocando una possibile terza ondata di contagi se non ci comporteremo con coscienza e civismo.
Il Dpcm di stasera durerà sino alla fine delle vacanze dopodichè si spera possa essere avviata la campagna di vaccinazione anti-Covid. Il nostro Governo avrebbe prenotato 200 milioni di dosi senza trattare direttamente con le case farmaceutiche dato che questo compito spetta alla Commissione dell’Unione Europea. Il vaccino non sarà obbligatorio, sarà gratis per tutti e nel primo trimestre 2021 ne saranno disponibili poco più di 10 milioni di dosi da somministrare agli operatori socio-sanitari nel pubblico e nel privato, e gli anziani ospiti delle Rsa. A somministrarlo potranno essere anche i medici di famiglia.