NUOVE PROPOSTE
Duo Martinelli e Lula – Uno dei due vincitori di Area Sanremo. Testo impegnato sulle nefaste conseguenze dell’Ilva a Taranto. Rap and rock, batteria e chitarra a sostegno di un pezzo-denuncia. Brave. Voto 7
Fasma – Qualche incertezza nell’esecuzione di un brano che tiene botta. Un crescendo con molto spazio per le parole ed un po’ meno per la musica. Voto 6+
Marco Sentieri – Moderno cantastorie, Buscaglione 2020. Ma non è un complimento, nonostante i primi piani non lascia il segno. Voto 5,5
Matteo Faustini – Sembra sopraffatto dall’emozione, brano ben costruito che mette in mostra le doti vocali e autorali del giovane uscito da Area Sanremo. Voto 6,5
CAMPIONI
Piero Pelù – Niente di nuovo sotto il sole, rockettaro anni ’90. Passerà molto nelle radio ma c’è poca sostanza. Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Voto 6
Elettra Lamborghini – Sensuale su ritmi baila baila. Lustrini-piume-paillettes, twerka come non ci fosse un domani. She’s so lovely ma non è una cantante. Voto 5
Enrico Nigiotti – Un altro che arriva dalla fucina di XFactor, tirato su a pane e Maionchi. Un po’ troppo agitato. Dalla risposta del pubblico in sala, sembra non abbia centrato il bersaglio. Voto 5
Levante – Anche lei si prende un bel rischio con lo zoccolo duro dei suoi fans. Il Festival può dare tanto ma si può anche prendere tutto. Brava è brava, per carità, ma forse chissà… Voto 6
Pinguini Tattici Nucleari – I ‘Berghem Fab Six’ divertono anche senza una vecchia che balla. Ama li definisce indie, non vinceranno il Festival ma completano il cast. Voto 6,5
Tosca – Minimalista, recita cantando una poesia con grande delicatezza. Mette tutta l’esperienza di una lunga carriera al servizio di un brano che si candida ad un premio della critica. Voto 7
Francesco Gabbani – Il pianoforte gli serve solo per darsi un tono, gli fischia la ‘esse’. Agitato come le riprese schizofreniche che gli dedicano. La lunga attesa non gli ha giovato. Voto 5,5
Paolo Jannacci – Tutti guardano l’orologio, s’è fatto tardi anche per quelli che non se ne erano ancora accorti. Poca voce, l’orchestra che è lieve come una piuma riesce lo stesso a coprirlo a tratti. Voto 5
Rancore – Bisogna aspettare le 00,45 di giovedì per la sua performance, ma per godere del suo brano servirebbe un gobbo anche agli spettatori. Quando il testo può fare la differenza. Voto 6,5 (rivedibile in positivo)
Junior Cally – Primo: non ha la maschera, secondo: nessuna donna si è girata in segno di disprezzo. No grazie, il tormentone del Festival. Il diavolo non è così brutto come è stato dipinto. Voto 6,5
Giordana Angi – Una dedica d’amore all’amato bene e alla famiglia. Suonano i violini, splende il sole o la luna, volano le rondini, postano i cuoricini. Un bacetto perugina. Voto 5
Michele Zarrillo – Poco prima dell’alba, in perfetto ordine alfabetico tocca finalmente a lui. Non fa una piega, il vecchio leone ruggisce e non delude. Voto 6,5