70° FESTIVAL DI SANREMO – LE PAGELLE DELLA TERZA SERATA
Michele Zarrillo & Fausto Leali – ‘Deborah’ è nelle corde di Leali ma Zarrillo non è Wilson Pickett. Un bianco con la voce ‘nera’ e un bianco con i capelli bianchi. Voto 6
Junior Cally & Viito – ‘Vado al massimo’ è il ritornello ben interpretato dai Viito, JC rappa e la trasforma con strofe di denuncia e di reazione. Freddezza e qualche buu in sala ma lui passa oltre. Voto 6,5
Marco Masini & Arisa – ‘Vacanze romane’ o vacanze sanremesi? L’attacco di una evergreen che ha segnato la storia del Festival è da bocciatura. Sembra abbiano provato poco, veramente troppo poco. Voto 5
Riki & Ana Mena – L’idolo dei giovanissimi si cimenta con un testo dell’immediato dopoguerra o giù di lì. ‘L’Edera’ viene trasformata in un duetto come se ne sono sentiti tanti all’Ariston. Poveri ma belli. Voto 5,5
Raphael Gualazzi & Simona Molinari – ‘E se domani’ ci porta indietro all’altro ieri. Atmosfere raffinate, sembra la scena di un film con Humphrey Bogart. Piano bar d’autore. Voto 7
Anastasio & Premiata Forneria Marconi – Lo sapevamo già, ‘Spalle al muro’ viene riveduta e corretta in chiave rap rabbiosa, ormai un marchio di fabbrica. Anastasio sa scrivere anche calandosi nei panni degli over ma chissà cosa ne pensano i sorcini. Voto 6,5
Levante & Francesca Michielin e Maria Antonietta – Lo ha detto la stessa Levante alla fine dell’esecuzione: ‘Si può dare di più’. Non lasciano il segno, inevitabile il paragone con i tre leoni dell’87, Voto 6
Alberto Urso & Ornella Vanoni – La strana coppia nipote-nonna (non è un’offesa) ci fa capire che ‘La voce del silenzio’ può essere ancora un brano attuale. Lui ci sguazza, lei è un esempio di longevità mentale: saranno le canne? Voto 6+
Elodie & Aeham Ahmad – La sorpresa del girone d’andata va da sola con il Maestro Ahmad che l’accompagna, piano, al piano. Lei è una sfinge, fin troppo inarrivabile ma ‘Adesso tu’ sembra un pezzo nuovo di zecca. E’ un bene o è un male? Voto 6,5
Rancore & Dardust e La Rappresentante di Lista – Il solito schema di contaminazione rap che fa ‘Luce’ ma segue il solco della proposta di questo genere musicale ormai in voga da un po’ di tempo. Voto 6+
Pinguini Tattici Nucleari – Il medley ‘Settanta volte’, dai papaveri in poi, un paciugo che viola le regole come le paraculate con l’Orchestra che stasera ha il potere di voto. Non è stata una genialata. Voto 5
Enrico Nigiotti & Simone Cristicchi – Ce la ricordiamo ancora e nella serata del ritorno dei fiori sul palco, ‘Ti regalerò una rosa’ uno primi testi di denuncia che vinse il Festival. Sembra fatta apposta per quei due. Well done. Voto 7
Giordana Angi & Solis String Quartet – Mimì di nuovo all’Ariston in questo Festival 2020 e non sarà l’ultima. La Angi ce la mette tutta ma gli applausi del pubblico sono per lei o per l’indimenticabile Mia Martini? Il dubbio è lecito. Voto 6
Le Vibrazioni & I Canova – ‘Un’emozione da poco’ detto e fatto. Come si fosse trattato di una seccatura, un impegno contrattuale. Sarcina ci mette una ‘maschera’ che sfiora il caricaturale. Voto 5,5
Diodato & Nina Zilli – Ecco chi invece si gioca un’altra carta e se la gioca bene, curando arrangiamento e scenografia. ‘24.00 baci’ la maggior parte dei quali vanno a Nina Zilli. Voto 7
Tosca & Silvia Perez Cruz – Rosso fuego sullo sfondo del palco e per l’abito della Perez Cruz, valore aggiunto pieno di classe e sensualità ispanica. Intelligente Tosca a lasciarle la scena e un posto al centro della loro ‘Piazza grande’. Voto 7,5
Rita Pavone & Amedeo Minghi – La coppia più senior della serata, nel ‘1950’ erano già nati tutti e due. Sembrano due piccioncini, Minghi la conosce bene, l’ha scritta, Rita invece fa un po’ fatica. Voto 6
Achille Lauro & Annalisa – Il coraggio non gli manca sfidando il mito Mia Martini (e fa tre), Annalisa con ‘Gli uomini non cambiano’ ci vinceva i concorsi per voci nuove. Brava lei (voto 7,5), lui succhia la ruota (voto 5,5). Media voto 6,5
Bugo e Morgan – Morgan è un cane sciolto, Bugo soffre ma cerca di adeguarsi. Il brano non è per due, ‘Canzone per te’ è solo per lui, il Direttore d’Orchestra Castoldi. Voto 6
Irene Grandi & Bobo Rondelli – All’una e mezza ‘La musica è finita’? Manco per idea ma i bioritmi nottambuli del Bobo e dell’Irene permettono questo e altro. Delicati e affiatati. Voto 6,5
Piero Pelù – Ha la sua band e non gli serve altro. Ha fatto la scelta giusta, ‘Cuore matto’ l’avrebbe voluta scrivere lui, la metterà nella sua scaletta negli stadi? Pesca nelle teche Rai e rende giustizia a Little Tony. Voto 7
Paolo Jannacci & Francesco Mandelli e Daniele Moretto – Il figlio omaggia il padre. Paolo, ‘Se me lo dicevi prima’ che volevi fare copia-incolla di papà Enzo magari ti avremmo detto che con Francesco e Daniele venivamo anche noi. Voto 6,5
Elettra Lamborghini & Miss Keta– ‘Non succederà più’ ‘almeno si spera di assistere ad un’altra esibizione del genere. Nient’altro da aggiungere. Senza voto
Francesco Gabbani – L’astronauta con il tricolore chiude la serata dei duetti. Da Gabbani ci si poteva aspettare un riarrangiamento de ‘L’italiano’ il classico dei classici. E invece no, solo un banale travestismo. Voto 5,5