casinò di sanremo

Al termine della settimana dei festeggiamenti per i 120 anni del Casinò di Sanremo, che ha visto la partecipazione della Famija Sanremasca con Leone Pippione, di Alfredo Moreschi con il suo archivio, dell’Istituto Colombo, del Liceo Cassini, dell’Istituto Ruffini Aicardi, dell’Academia di Patrizia Campanile con il Cral del Casinò, della scuola media Dante Alighieri, dell’associazione Amici dei Giardini di Villa Ormond con il dott. Claudio Littardi, dell’Unitre Sanremo con il dott. Giancarlo Rilla, del baritono Gabriele Manfredini, del Teatro dell’Albero, dell’Orchestra “Note Libere”, dell’ASD Let’s Go di Giorgia Soleri e della “Belle Epoque Band” di Freddy Colt, domani, sabato 18 gennaio, alle ore 18:30, nel Teatro dell’Opera si terrà la cerimonia inaugurale.

L’evento sarà impreziosito dalle prolusioni del giornalista e scrittore dott. Antonio Caprarica, che si soffermerà sulla “Dolce Vita degli edoardiani a Sanremo”; del saggista, poeta e scrittore prof. Giuseppe Conte, che affabulerà con il “suo Casinò di Sanremo”; dagli interventi del dott. Gian Carlo Ghinamo, presidente e amministratore delegato del Casinò, e del sindaco di Sanremo, avv. Alessandro Mager.

In chiusura è previsto il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Il sodalizio, che ritrova le sue origini costitutive proprio nel 1905 e nel Casinò, interpreterà, tra gli altri, il brano che la sera del 14 gennaio 1905, alle ore 20:00, inaugurò la Casa da Gioco.

L’ingresso al teatro è libero e gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili.

Verrà inoltre presentata la seconda edizione del volume Uno Cento Mille Casinò di Sanremo 1905-2025, curato e scritto da Marzia Taruffi. L’opera, che contiene una prima parte redatta dall’architetto Canio Tiri, incentrata sulla progettazione del manufatto e sulla catalogazione del patrimonio artistico della Casa da Gioco effettuata dalla dott.ssa Federica Flore, storica dell’arte, ripercorre gli eventi e i personaggi che, in 120 anni, hanno contrassegnato l’azienda turistica più importante del Ponente Ligure.

In apertura è stata conservata la splendida introduzione dell’indimenticato prof. arch. Paolo Portoghesi, insieme ai contributi dello storico Aldo Mola e di Leo Pippione. Il volume è arricchito da foto, documenti e momenti che illustrano “i 120 anni di una storia che continua a raccontarsi”.